Lo stress, lo stile di vita e il cibo influiscono sui processi di invecchiamento della pelle e del corpo perché provocano infiammazioni croniche (l’inflammaging).
Ma ci sono abitudini che possono ringiovanire?
Esistono 70enni super energiche e 40enni che dimostrano più anni di quelli che realmente hanno. Nel mezzo ci sono molte 50enni che possono sembrare più o meno giovani. Non è solo una percezione, ma un dato di fatto e ora anche i medici concordano: ci sono un’età biologica e una anagrafica, che non sempre coincidono. Colpa dell’inflammaging, un processo di infiammazione cronica che sta diventando “la malattia” dei tempi moderni e fa sì che in alcuni casi si invecchi prima e peggio che in altri.
INFLAMMAGING: cos’è?
Si tratta di un termine di derivazione inglese che è la crasi di inflammation(=infiammazione) e aging (=invecchiamento). «L’infiammazione è un processo fisiologico, che fa parte dei meccanismi di depurazione e riparazione dei tessuti: si “distrugge” per poi ricostruire. Quando però lo stato infiammatorio è eccessivo, cronico, ecco che si distrugge in continuazione e i tessuti vengono meno. Questo porta a un malfunzionamento degli organi, che velocizza l’invecchiamento» .
I sintomi dell’infiammazione cronica
Nel caso dell’inflammaging, l’infiammazione cronica, si possono avere conseguenze più “superficiali”, come la comparsa maggiore di rughe, ma anche vere e proprie malattie. A livello di sistema nervoso ci si può sentire ansiosi o depressi, si può avere la sensazione di confusione al risveglio, con le idee poco chiare.
Come intervenire sull’infiammazione
«Sono ormai molti gli studi che indicano com’è possibile intervenire sulle infiammazioni, che sono come piccoli fuochi, braci che possiamo spegnere, prolungando la nostra giovinezza e prolungando gli anni primaverili.
Le abitudini che ringiovaniscono:
1) Praticare attività fisica
«Il movimento è importantissimo. Sono consigliabili attività aerobiche, come il nuoto, la camminata a passo svelto, la bicicletta e quei movimenti ripetitivi che permettono di allenare il cuore. Sono però utili anche alcuni esercizi che consentono di allenare i muscoli riducendo il grasso.
Occorre comunque evitare gli eccessi, che invece possono portare a una maggiore ossidazione e dunque invecchiamento. «Il consiglio è di fare di 20/30 minuti al giorno, possibilmente all’aria aperta per aumentare l’ossigenazione, magari anche in gruppo: l’aspetto giocoso del movimento permette di ridurre il cortisolo, l’ormone dello stress, che ha un ruolo decisivo nelle infiammazioni.
2) Mangiare i cibi giusti
«Esistono alimenti che aumentano lo stato infiammatorio e altri che invece sono utili a ridurlo. Io li chiamo cibi smart, della giovinezza: l’olio extra vergine di oliva, ad esempio, contiene l’oleocantale che è utilissimo. Lo stesso effetto “salutare” lo abbiamo con la frutta a guscio: noci, nocciole, pistacchi e mandorle contengono grassi insaturi e sono degli ottimi ‘spezza fame’ da portarsi anche in spiaggia, senza eccedere nelle quantità (massimo 30 grammi)» .
Anche il pesce, in particolare quello ricco di Omega 3, è un alleato prezioso: «La sogliola è meno adatta perché ne ha meno, ma tutto il pesce azzurro contiene Omega 3, dunque via libera a salmone fresco, sarde, sgombri e anche trote di lago.
«Quanto a frutta e verdura sono da privilegiare le verdure a foglia verde, i pomodori (ricchi di licopene che ha proprietà antiinfiammatorie che si mantiene anche sotto forma di salsa in bottiglia), ma anche i frutti di bosco e quelli rossi (ciliegie, fragole, mirtilli, ecc), che contengono antocianine. D’inverno si possono mangiare arance che hanno virtù antifiammatorie riconosciute.
3) Ridurre lo stress
Nei processi infiammatori un ruolo chiave è giocato dal cortisolo, l’ormone dello stress: «Questo ormone è stimolato da cibo e stress. Se il suo compito è importante per far fronte alle infiammazioni, in caso di stato infiammatorio cronico e costante la sua presenza diventa però negativa per l’organismo.
«Oltre al cibo utile a contrastare lo stress (per esempio salmone e tonno, agrumi, spinaci, semi di zucca, noci brasiliane e carciofi, creali integrali, tè nero e verde), occorre trovare il modo di rilassarsi. Gli studi ci dicono che le discipline meditative, come Tai Chi Chuan o Yoga, aiutano moltissimo ad abbassare i livelli di infiammazione. In generale tutte le attività fisiche che ci fanno sentire bene e ci piacciono hanno un effetto benefico: cantare, ascoltare musica o suonare uno strumento, stare coi propri figli.
4) Dormire meglio
«Alti livelli di cortisolo sono presenti nelle persone che dormono poco la notte e non hanno un’adeguata fase di recupero e riposo: sono sempre in stress ossidativo e inflammaging, con conseguenze negative in termini di invecchiamento. È lo stesso tipo di stress che interessa chi mangia male.
Al pari dell’alimentazione e della meditazione, con il suo potere rilassante, anche il sonno non va trascurato”.
«Non dimentichiamo, infine, il sorriso!!!
Occorrono, insomma, anche pillole di curiosità, socialità, gioia e serenità. Se si potesse, sarebbero da prescrivere anche molti abbracci e carezze».
Ambra, la tua consulente di bellezza En Charme.
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